Mutilazioni Genitali Femminili (MGF): Un fenomeno globale da conoscere e prevenire
27 Giu 2023

“Mutilazioni Genitali Femminili (MGF): Un fenomeno globale da conoscere e prevenire” è un progetto finanziato dalla Regione Umbria, promosso dalla USL Umbria 2 e realizzato in partnership dal Centro di Salute Globale (CERSAG) e CIDIS, avviato a settembre 2021 .
Il progetto si propone di migliorare l’accoglienza e la gestione del fenomeno delle MGF in Umbria, rafforzando le capacità dei professionisti in ambito socio-sanitario di rispondere alle richieste e ai fabbisogni delle donne sopravvissute alle MGF e bambine a rischio aumentando la conoscenza delle problematiche connesse alle MGF finalizzate alla costruzione di relazioni di sostegno fondate sul rispetto dell’autonomia delle donne nelle scelte di salute. Le numerose attività progettuali hanno mirato a raggiungere diversi obiettivi:
- Favorire la sensibilizzazione sul tema della violenza di genere, delle disuguaglianze di genere ed, in particolare, su alcune pratiche
culturalmente influenzate, quali le MGF, perché diventi sempre più un fenomeno all’attenzione dei sistemi sanitari, sociali ed educativi. - Potenziare le capacità di accoglienza e di gestione delle MGF nel sistema di cura regionale mediante la sensibilizzazione sul tema delle MGF violenza di genere, delle disuguaglianze di genere ed, in particolare, su alcune pratiche culturalmente influenzate.
- Costruire le basi per un lavoro di rete tra operatori di Enti ed istituzioni diverse, non solo di area sanitaria, di respiro nazionale e internazionale (AMREF Comitato Collaborazione Medica, Centro Salute Globale Regione Toscana, ISS).
- Comprendere l’efficacia del progetto mediante uno studio ad hoc per valutarne l’impatto sui destinatari (target: studenti delle professioni sanitarie al 2°e 3° anno di infermieristica e ostetricia dell’Università degli Studi di Perugia, Foligno e Terni).
Le Mutilazioni Genitali Femminili (MGF) rappresentano una grave forma di violenza di genere, una violazione dei diritti della donna e una forma violenta di subordinazione di donne e bambine, finalizzata al controllo del corpo femminile e del ruolo della donna nella società. Una società basata su rigide regole connesse al genere e relazioni di potere asimmetriche che vedono la figura femminile in netta subordinazione in tutte le sfere della vita. Le mutilazioni genitali oltre ad essere estremamente dolorose a livello fisico ed emotivo, causano complicanze a breve, medio e lungo termine legate soprattutto a patologie infiammatorie, ostetriche, psico-sessuali e esiti cicatriziali che condizionano la salute e la qualità di vita della donna e delle bambine per sempre.
Oltre che umilianti, le mutilazioni genitali sono estremamente dolorose fisicamente e traumatiche a livello psicologico. Causano complicanze a breve, medio e lungo termine legate soprattutto a patologie infiammatorie, ostetriche, psico-sessuali e esiti cicatriziali che condizionano la salute e la qualità di vita della donna e delle bambine. Le MGF si configurano come tradizioni che segnano il passaggio dall’infanzia all’età adulta, secondo un rito per cui un’identità di genere, costruita socialmente, darebbe senso ad un’identità biologica, attraverso la manipolazione fisica del corpo. Il corpo delle donne diviene spazio simbolico-culturale della costruzione sociale e identitaria di gruppo.
Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile adottati dalle Nazioni Unite nel settembre 2015 contemplano, fra gli altri, l’eliminazione entro il 2030 di pratiche intollerabili come le MGF e i matrimoni precoci. Secondo gli ultimi dati diffusi dall’UNICEF (2016), circa due terzi degli uomini e delle donne, nei paesi in cui le MGF sono comuni, affermano di volervi porre fine e si dicono contrari alla reiterazione di questa pratica nelle loro comunità.
Se vuoi saperne di più scarica la BROCHURE INFORMATIVA SULL’ MGF
Il progetto ha prodotto anche una ricerca “Mutilazioni Genitali Femminili, un fenomeno globale: esiti del percorso di ricerca, formazione sensibilizzazione. Un lavoro è frutto di una indagine epidemiologica preliminare, di workshop mirati a cui hanno conseguito
Focus-Group e una approfondita analisi qualitativa in cui è stato affrontato anche il tema della comunicazione e sono stati prodotti materiali divulgativi, on line e cartacei, per tutti i punti di interesse. Un lavoro multisettoriale a 360 gradi che non copre ovviamente tutte le esigenze necessarie per affrontare questo problema ma sicuramente è una strada aperta ad attività future con una consapevolezza aumentata e un
linguaggio comune.