UNA PANCHINA ROSSA PER RICORDARE
30 Nov 2022

Una panchina rossa per ricordare una donna che non c’è più, un gesto per ribadire la lotta alla violenza sulle donne e a tutte le forme di violenza.
Durante l’iniziativa “Donna, vita, libertà!” svoltasi mercoledì 23 Novembre 2022 presso la Delegazione Comunale di Mirto, organizzata dall’equipe del progetto di accoglienza SAI di Crosia e CIDIS Onlus, è stata inaugurata una panchina rossa realizzata dalle nostre beneficiarie. Sono intervenuti Antonio Russo, Sindaco di Crosia, Paola Nigro, Assessora alle Politiche Sociali del Comune di Crosia, e Giada Alessandro psicologa che ha moderato l’incontro.
Una giornata di sensibilizzazione nata dalla mission di CIDIS nel promuovere una maggiore consapevolezza nella tutela dei diritti e della dignità della persona attraverso un focus sulle varie forme di violenza di cui le donne e in particolare quelle con background migratorio, sono le principali vittime.
Tante le testimonianze a partire dall’ avvocata e docente Caterina Urso; Don Pino Straface, Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Rossano – Cariati; Debora La Rocca, Referente Territoriale CIDIS; Luigia Rosito del Centro Anti Violenza “Fabiana” di Corigliano-Rossano; Alessandro Greco, Comandante della Stazione dei Carabinieri di Mirto – Crosia e Marco Grasso, Tenente del distretto di Corigliano-Rossano.
Violenza sessuale, economica, psicologica e fisica esercitate in diversi scenari, come la casa o luoghi pubblici, e da diverse parti quali la famiglia, lo Stato e la comunità. Grazie alla presenza di varie figure professionali ospiti dell’incontro è stato possibile ripercorrere più scenari, per capire quanto la violenza sulle donne sia un fenomeno ancora molto diffuso che si può presentare in diverse forme a seconda del contesto sociale, economico, culturale e politico in cui sono manifestate.
Luigia Rosito del CAV “Fabiana” di Corigliano ha ricordato Las Mariposas, le sorelle torturate e uccise in Sud America il 25 novembre 1960 a cui si deve la celebrazione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne; la storia della giovane Fabiana Luzzi, a cui è dedicato l’omonimo centro antiviolenza e alcuni dei tanti recenti episodi di violenza che ogni giorno vengono subiti da donne. Esempi di diversi tipi di violenza a sottolineare come nessuna lista possa essere esaustiva e che spesso evolve e si appropria di nuovi strumenti anche attraverso l’avanzamento delle nuove tecnologie, come nel caso del Revenge porn.
Parlare e dare un nome a tali violenze per poterle riconoscere e combattere. Marco Grasso, Tenente del distretto di Corigliano-Rossano, ha ribadito la necessità di parlare e chiedere aiuto per non sentirsi sole e permettere alle forze dell’ordine di intervenire attraverso il numero dedicato 1522.
Le conseguenze per le donne che subiscono violenza sono devastanti, sia per le donne e i rispettivi bambini, sia per la comunità e la società. Debora La Rocca, referente territoriale CIDIS ed esperta di accoglienza, ha sottolineato quanto le donne siano ancora soggetti fragili in tutto il mondo e invitato a ricordare e lottare per i propri diritti, senza mai darli per scontati come aborto e istruzione.
A prendere parola anche alcune studentesse dell’IIS Don Lorenzo Milani di Cariati con una riflessione sul linguaggio di genere e le beneficiarie del progetto SAI di Crosia attraverso alcuni estratti del libro “Stai zitta!” di Michela Murgia.
In un periodo come quello attuale in cui vengono profuse indifferenza, cinismo, muri ed odio, il progetto SAI fondato sulla scoperta dell’altro, sul dialogo e sul rispetto reciproco può quindi costituire un antidoto efficace volto a ricordare che siamo tutti e tutte esseri umani contro ogni forma di violenza.