Fare comunità
Sui territori dove operiamo razzismo, disinformazione, forti pregiudizi nei confronti dello straniero sono atteggiamenti diffusi. Queste sono barriere alla socializzazione queste possono venir meno quando ci sono occasioni di incontro e interessi comuni a cui mirare. L’esperienza della relazione difatti porta nella maggioranza dei casi alla rivisitazione del pregiudizio. Purtroppo, in molti contesti è altrettanto evidente la carenza di iniziative per dare espressione ad una socialità inclusiva, fondata su appuntamenti di aggregazione stabile.
CIDIS si interpreta come agente di cambiamento sociale e lavora con il fine di aggregare la diversità e farla esprimere in nuove forme di comunità fisica e virtuale affinché non vinca la solitudine, la marginalità, il senso di impotenza.
L’attività dell’area si declina in:
- Eventi di aggregazione sociale, ascolto attivo (animazione territoriale, focus group) e interazione costruttiva (pianificazione attiva, laboratori di quartiere, etc.) per incidere in senso trasformativo sugli effetti negativi dei fenomeni della contemporaneità e rivitalizzare territori periferici o marginali
- Supporto a Progetti spontanei e di impegno sociale per valorizzare e dare struttura al desiderio individuale e collettivo di essere comunità
- Iniziative di sensibilizzazione incentrate sul “comunicare sociale” per informare correttamente sulla pratica del settore e incoraggiare il cambiamento di atteggiamenti e pregiudizi.
Ritrovare un senso di COMUNITÀ, di appartenenza ad un gruppo in cui la partecipazione sociale restituisca all’individuo il significato comune del vivere assieme, crediamo sia la vera sfida di questi tempi. La sfida è di tutti quelli che vivono un territorio, un gruppo eterogeneo di diversità non solo per provenienza etnica, ma anche generazionale, di inclinazioni, abitudini, idee.
La diversità può essere ricchezza in un contesto sociale di positive interazione e cura del bene comune della collettività.