Una presentazione speciale al CIDIS di Caserta

26 Set 2023

Una presentazione speciale al CIDIS di Caserta

Una serata speciale  in cui attraverso la narrazione storica sono stati ribaditi i valori dell’accoglienza, della convivenza e della solidarietà nei confronti dei migranti in Campania, questa è stata la presentazione del libro “Tracce – Storie di migranti in Campania 1970-2020” di Francesco Dandolo nella sede CIDIS di Caserta il 25 settembre scorso.

CIDIS Impresa Sociale ETS che da sempre lavora per essere e creare luoghi di accoglienza e incontro è stata onorata di ospitare l’evento a cui hanno preso parte anche tanti giovani attivi nelle varie associazioni di volontariato, nei centri di accoglienza e di servizi per i migranti nella città di Caserta e sul tutto il territorio della provincia.

In apertura, il moderatore del dibattito Pasquale Iorio ha ricordato il lungo cammino e le lotte sostenute per affermare i valori dell’accoglienza, della convivenza e della solidarietà nei confronti dei migranti nella provincia di Caserta. L’autore ha poi ricordato come la Reggia di Caserta, il monumento simbolo della città, sia stata costruita da maestranze provenienti da diversi paesi del mondo, frutto dell’incontro culturale.

Come sottolineato dalla Presidente CIDIS, il libro di Dandolo ci aiuta a ricostruire gli avvenimenti storici e i flussi migratori, ci aiuta a comprendere e ricordare quanto oggi ci sia bisogno di parlare del fenomeno migratorio, non solo in termini allarmistici, ma raccontando i numeri veri e le storie positive di integrazione.

Ospite speciale è stato il mediatore culturale Mamadou Kuassi Pli Adama, colui che ha ispirato il film del regista Matteo Garrone “IO CAPITANO”, premiato al festival del cinema di Venezia. La testimonianza di chi in prima persona ha vissuto il viaggio migratorio attraverso la Libia e oggi si spende per difendere i diritti dei migranti in Italia. CIDIS appoggia con forza il suo appello per un rinnovamento delle modalità d’ingresso in Italia, e per una migliore gestione dei flussi migratori che non lasci come unica via quella di affidarsi a trafficanti di esseri umani rischiando la vita nel deserto e in mare.

In questi giorni il film ha inoltre acceso l’attenzione sul fenomeno degli arrivi dei minori stranieri non accompagnati (MSNA), problematica su cui il CIDIS lavora da più di dieci anni. Difatti, CIDIS gestisce progetti SAI di accoglienza dei MSNA a Caserta dal 2015, favorendone anche l’accoglienza in famiglia che aiuta i giovani migranti ad avere maggiori opportunità di inclusione.

Anche l’intervento di Riccardo Muscarà (Comunità di S. Egidio) ha sottolineato l’importanza del libro nel raccontare il fenomeno migratorio in Campania per far riflettere e andare contro la narrazione predominante offerta dai mass media che alimenta le paure dei locali.

Importante testimonianza è stata data anche da Irma Halili, Referente CIDIS dei progetti SAI, di origine albanese che ha ricordato come negli anni ’90 anche gli albanesi hanno rischiato la vita in mare in cerca di una vita migliore. Una delle prime ondate migratorie percepita come invasione e che poi la storia ha modificato. L’immigrazione NON è invasione e NON è “sostituzione etnica” come una certa propaganda vuole far credere.

Nell’intervento conclusivo l’autore del libro F. Dandolo ha sottolineato come la Campania, dalla seconda metà dell’ottocento sia stata terra di emigrazione, di esodi massicci dai tratti dolorosi. Ma dal 1970 con “sorpresa” il territorio campano sia divenuto anche una meta importante per un crescente numero di immigrati che, spinti dalle più diverse ragioni, scappano dai loro Paesi per approdare in modo tacito, quasi invisibile, in Campania.

Questo libro raccoglie storie, fatti e numeri, di cinquant’anni di presenza di migranti (1970-2020), indicando con forza la strada dell’attenzione, della cura, dell’integrazione. In Campania, come in Italia, i flussi migratori necessitano di Storia, di un lavoro lungo, impegnativo, alla ricerca di tracce per ricostruire un mondo che sfugge spesso ai nostri occhi e alle nostre menti. Le pagine di questo volume rappresentano una missione ambiziosa, un passaggio obbligato per evitare che la cronaca comprima – a volte rozzamente, più in generale in modo confuso – la questione “epocale” delle migrazioni del nostro tempo in una vuota ossessione.

Un prezioso incoraggiamento per il  lavoro di tutte le realtà del terzo settore a Caserta e provincia è arrivato anche dal Vescovo emerito Nogaro invitandoci a non arrenderci e continuare a costruire una società migliore per tutti.

La città di Caserta è ricca di persone che tutti i giorni costruiscono una società che vuole valorizzare le diversità e conoscere i processi per riflettere e avvicinare le culture sconfiggendo i pregiudizi.  Caserta è una città che accoglie, dove grazie alla rete di persone e associazioni che lavorano con professionalità si ridà dignità alle persone.