Due proposte di gioco per le ‘Parole della migrazione’
13 Feb 2023

Quante parole servono per descrivere la migrazione?
Tante, tantissime, forse non un numero definito. Eppure ‘Le parole della migrazione‘ è uno strumento che ne raccoglie trentasei, sottoforma di carte, proponendo due attività di gioco adatte ad adulti e giovani adulti (scuola secondaria di II grado), con l’obiettivo di familiarizzare con i termini più utilizzati.
- 1° proposta di attività: ‘Talea’: Il nome Talea fa riferimento al metodo di riproduzione che sfrutta le proprietà rigenerative dei vegetali. La talea infatti è il frammento di una pianta tagliato e sistemato nel terreno o nell’acqua per rigenerare le parti mancanti, dando così vita ad un nuovo esemplare. L’attività, a partire dalle parole della migrazione, intende stimolare una riflessione attraverso il confronto tra i partecipanti in modo da “rigenerare” il senso delle parole della migrazione che sono in continua evoluzione e in continua ridefinizione. L’obiettivo è raggiungere, attraverso la discussione e il confronto, una maggiore consapevolezza della lingua che usiamo o alla quale siamo esposti e far “rifiorire” le parole in modo che un nuovo linguaggio si possa radicare nella nostra società così come fa la talea.
- 2° proposta di attività: ‘Step by Step’: molto simile al gioco dell’oca, consiste nel sistemare a terra le 36 schede con le parole della migrazione (lato con definizione nascosto) in modo da creare un percorso sul quale avanzare (a questo scopo sarà utile anche un tabellone). I partecipanti dovranno tirare il dado e il numero che uscirà indica di quante caselle avanzare. La casella di arrivo corrisponderà alla parola che il partecipante dovrà definire.
– Se la definizione è corretta si lancia nuovamente il dado e si continua ad avanzare
– Se la definizione è errata si torna indietro dopo aver letto la definizione sul retro della scheda.
– Se il partecipante ha dei dubbi sulla parola da definire può anche decidere di non rispondere. In questo caso potrà leggere la definizione sul retro della scheda e salterà un turno di gioco.
Lo scopo finale è promuovere la riflessione sulle conoscenze che abbiamo o crediamo di avere sui termini inerenti alla migrazione ricordando che è spesso più utile “fermarsi un turno” per informarsi piuttosto che usare delle conoscenze approssimative, potenzialmente veicolo di stereotipi e disinformazione.
Il gioco è stato promosso e condiviso nell’ambito dell’iniziativa Umbria in Tour, attività finanziata dal Progetto “IMPACT UMBRIA – Integrazione dei Migranti con Politiche e Azioni Co-progettate sul Territorio”